Esiste un metodo del tutto naturale per curare le ragadi al seno, prima di tutto prevenendo e poi curando senza agenti invasivi o aggressivi.
Non sentitevi scoraggiate nel proseguire l’allattamento, le ragadi sono un problema comune. Taglietti sulla cute del capezzolo o anche intorno all’areola, possono comparire durante l’allattamento ed essere temporanee, oppure persistenti.
Ad ogni modo, la causa è lo scorretto attacco del piccolino al seno. Si possono ovviamente prevenire semplicemente attaccando correttamente il bambino e non utilizzando le coppette assorbenti, a meno che non siano in puro cotone. Ricettacolo di germi, le coppette tengono il seno umido e aumentano il rischio di infezioni.
Possiamo, in alternativa, usare delle coppette ricavate da vecchie lenzuola o fazzoletti di puro cotone: traspiranti e a prova di germi. Un’altra accortezza è quella di usare solo acqua per lavarsi, o al massimo dei detergenti molto delicati che non contengano alcool, profumi o altre sostanze irritanti o che cambiano l’odore naturale del seno. Dopo aver allattato, si può spremere un pochino il seno tanto da far uscire un po’ di colostro o un po’ di latte, massaggiare capezzolo ed areola con questo liquido e lasciar asciugare la zona all’aria. Come mai? Il latte ed il colostro sono idratanti e cicatrizzanti naturali, migliori di tutti i prodotti in commercio!
Ricordate, infine, di non interrompere mai l’allattamento, altrimenti si può incorrere in un ingorgo mammario o addirittura in una mastite, che insieme alle ragadi creerebbero davvero dei seri problemi.